Nasce a Piacenza il 4 ottobre 1938. Tra il 1951 e il 1952 frequenta l’Istituto Gazzola di Piacenza ma il vero incontro con la pittura avviene grazie alla frequentazione dello studio di Luciano Spazzali, pittore sensibile alla sperimentazione estetica e alla critica del tradizionalismo pittorico.
Grazie a Spazzali, Armodio conosce Gustavo Foppiani, che presto diventa suo maestro e compagno di strada. Il sodalizio tra Armodio e Foppiani durerà trenta anni, fino alla morte di Foppiani avvenuta nel 1986.
Nel 1963 Armodio tiene la sua prima personale piacentina nella sede della galleria “Città di Piacenza”. Nel 1964, per merito di Foppiani, approda alla galleria “L’Obelisco” di Roma, di cui sono titolari Gaspero Del Corso e Irene Brin, meglio conosciuta come Donna Carla. I primi guadagni arrivano quando, attraverso il pittore Gaetano Pompa, conosce l’americana Lily Shepley, che gli aprirà le porte del mercato americano. Nel 1969 Armodio si reca con l’amico Carlo Bertè a Londra dove soggiorna per diversi mesi. Nel 1972 entra in contatto con Philippe Guimiot, titolare di un’omonima galleria a Bruxelles, che decide di esporre le opere dell’artista. Da questo momento il rapporto con Guimiot diventa stabile. Nel 1978 Armodio si reca a Parigi dove rimane per circa un anno. Nel 1979 torna in Italia e insieme a Bertè apre una stamperia che rimarrà attiva per oltre tredici anni. Nel 1984 conosce la gallerista Claudia Gian Ferrari e l’anno successivo espone nella sua galleria milanese. Negli anni Novanta collabora poi con diverse gallerie italiane tra cui la galleria “Braga” di Piacenza, la sua amata città, punto di riferimento irrinunciabile.